Al giardino ancora non l’ho detto

Il sabato letterario del 14 dicembre 2019

Pia Pera, Al giardino ancora non l’ho detto
Organizzato daAssociazione Vivenda
14 dicembre 2019dalle 16:00 alle 18:00 A cura diPatrizia Leotta, docente di lettere e socia di Associazione Vivenda A LaScholaVia Maroni 13, Casciago 21020, VA

Con il bellissimo ultimo libro di Pia Pera, hanno inizio i sabati letterari di Vivenda, alla Schola di Morosolo. Il libro prende il titolo, come l’autrice stessa racconta nella Premessa, da una poesia di Emily Dickinson I haven’t told my garden yet. Traduttrice e scrittrice, nata a Lucca nel 1956, Pia Pera scompare troppo presto, nel 2016, a causa di una malattia degenerativa.

Quando riceve in eredità un podere in stato di abbandono nella Lucchesia, Pia Pera decide di lasciare Milano, città in cui ormai da tempo viveva, e di abitare in pianta stabile nel podere, anche per riportarlo alla vita. Così, da “cittadina cresciuta sui libri”, scopre la passione per la natura e comincia a seguire l’insegnamento del filosofo e botanico giapponese Masanobu Fukuoka, di cui è nota la regola “non contrastare ma assecondare la natura”. Vivere nel podere alle pendici del Monte Pisano, rappresenta una svolta anche per la scrittura di Pia Pera.

Dopo alcune traduzioni di autori russi e l’esordio nella narrativa con libri di successo, ecco che Pia Pera scopre la sua nuova via leggendo Il giardino segreto di Frances H.Burnett “un libro dimenticato, divenuto inconscio”, come lei stessa dirà. Da questa originale vena ispiratrice deriva il primo titolo della nuova via, L’orto di un perdigiorno. Confessioni di un apprendista ortolano, del 2003, in cui, indagando sulla sua scelta di vita, arriva alla conclusione che sì, la felicità è possibile, e sì, anche la beatitudine.

Poi sarà il turno di Il giardino che vorrei (2006), Contro il giardino. Dalla parte delle piante (2007), Giardini & Ortoterapia. Coltivando la terra si coltiva anche la felicità (2010) e Le vie dell’orto. Coltivare verdura e frutta sul balcone, sul davanzale o in piena terra e difendere il proprio diritto alla semplicità (2011), fino alla collaborazione con la rivista “Gardenia” e con “Il Sole 24 ore”. Le conoscenze botaniche, sempre più approfondite, il contatto, sempre più intimo, con il mondo delle piante e degli animali, portano Pia Pera a riconoscersi come parte di esso e ad elaborare una filosofia della vita di cui Al giardino ancora non l’ho detto costituisce una sorta di testamento.

pia-pera-al-giardino-ancora-non-l-ho-detto

Al giardino ancora non l’ho detto
ed. Ponte alle Grazie, Milano 2016

Essendo il racconto autobiografico della sua malattia, la scrittrice-giardiniera, come è stata definita, pensava che questo libro risultasse triste ai suoi lettori, abituati a una scrittura “scoppiettante, mordace, dissacrante”, l’esito, invece, è quello di un libro “bellissimo, raffinato, lucido, intelligente ma soprattutto pieno di speranza” (cit. Cristina Palomba, editor di Pia Pera).

Al giardino ancora non l’ho detto è uno di quei libri che definiamo “splendidi” perché “ci insegnano un modo di pensare” (Nicola Gardini).

Sabato 14 dicembre, alle ore 17.00, ci incontreremo alla Schola di Morosolo per discutere e scambiarci impressioni ed emozioni portate alla luce dalla lettura del libro di una raffinata scrittrice, Pia Pera.